Pausa pranzo farmacista, mi spettano i buoni pasto?

Un collaboratore farmacista che abita a 35 km di distanza dalla sede del lavoro e che necessita di 40 minuti per tornare a casa, spettano i buoni pasto per la pausa pranzo?

Gentile Dottore,
ben trovato.
Non esiste una norma che obblighi il datore di lavoro a erogare buoni pasto ai suoi dipendenti o a istituire una mensa interna nella propria azienda, tanto meno per le farmacie che sono in genere PMI con pochi dipendenti.
La normativa che riguarda le mense e i c.d. Ticket restaurant interviene ai fini di definire il trattamento fiscale ed eventualmente contributivo di tali strumenti, con una finalità agevolativa degli stessi ma anche al fine di prevenirne un uso abusivo (si pensi al caso del dipendente che cumula più di un buono pasto per fare la spesa al supermercato, andando ben oltre la ratio dello strumento e delle norme che lo riguardano).
L’orario praticato in molte farmacie di paesi e piccole cittadine è ancora oggi quello spezzato, ciò che comporta, come per Lei, di dover scegliere se fare un costoso e a volte impossibile ritorno a casa o consumare durante la pausa pranzo il pasto presso bar e ristoranti vicino alla farmacia.
Confidando di esserLe stata comunque utile e aver chiarito tutti i Suoi dubbi, Le auguro i migliori auguri di un felice proseguimento.

Cordiali saluti

Silvia Di Domenico
Dottore Commercialista e Revisore Legale

 

 

 

Risposta del 12/01/2017

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