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Tributi locali : prime nuove dal decreto omnibus del 28 Febbraio

Iniziamo ad accennare sul tema tributi locali e IUC, l'imposta unica comunale, il nuovo tributo uno e trino che sta gia' tormentando i sogni di contribuenti e amministratori, locali e non.
Ricordiamo che le tre componenti sono costituite da


1) IMU, per la componente immobiliare
2) TARI, per la componente rifiuti e
3) TASI, per la componente dei cc.dd. servizi indivisibili.
Riguardo a quest'ultima rilevanti sono le novita' che derivano dal decreto appena varato dal CDM e riguardano piu' aspetti. E' stata infatti risolta la questione dell'aliquota massima che i Comuni potranno fissare : si tratta dell'8 per mille, purche' venga destinato il relativo gettito per alimentare quel sistema di detrazioni che consenta di produrre lo stesso risultato degli sgravi IMU prima casa e che e' frutto dell'accordo Governo-ANCI che nelle ultime settimane e' stato finalmente trovato.
La novita' reale e' invece rappresentata dal sistema delle esenzioni che interessera' i terreni agricoli e gli edifici concordatari della Chiesa Cattolica.
Ancora tutto da definire, e speriamo per il meglio, e' l'aspetto che riguarda la questione scadenze di pagamento per TASI e TARI. Con un passo indietro rispetto alla Legge di Stabilita', il decreto chiude alla possibilita' di pagamento a mezzo di servizi elettronici interbancari e postali, lasciando come uniche vie alternative il mod.F24 e il bollettino di ccp.
Per quel che riguarda la fissazione di date e numero di rate, e' venuta meno la possibilita' di scadenze TASI-TARI non allineate, mentre sopravvivono le norme relative da un lato al numero minimo delle rate, pari a 2, e dall'altro alla possibilita' di chiudere la partita, da parte del contribuente, con un unico pagamento al 16 Giugno di ciascun anno.

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