Lavoro dipendente e farmacista collaboratore, sono attività compatibili?

Sono dipendente (8 ore) di un cooperativa in cui faccio il direttore tecnico di un deposito all’ingrosso dei medicinali. Non facciamo la vendita, ma solo la gestione del deposito e poi la distribuzione. Il nostro cliente è l’ASL. Essendo un servizio dell’ASL è necessario iscritto all’Ordine. A me è stato proposto di fare i turni notturni in una farmacia come farmacista collaboratore. Il lavoro mi impegnerà solo al massimo 2 notti la settimana. Vorrei sapere se le 2 attività sono compatibili? Cosa mi potrebbe consigliare?

Gentile Dottore,
ben trovato.
Dal quesito non è molto chiaro, ma se per 8 ore intende l’orario giornaliero come dipendente della cooperativa in cui fa il direttore tecnico, e lavora per 5 giorni alla settimana, con tale primo lavoro, espletato per 40 ore settimanali, si trova ad avere un contratto di lavoro a tempo pieno che satura il Suo orario settimanale. Inoltre, aspetto non di minore importanza, in base all’art.101 del D.Lgs. 219 del 2006, relativo all’ottenimento dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso, il responsabile “… deve svolgere la propria attività a carattere continuativo e con un orario compatibile con le necessità derivanti dalle dimensioni dell’attività di distribuzione espletata”.
Sull’argomento ha avuto modo di parlare in passato il preg.mo Prof. Cini nella presente rubrica, nell’ambito della risposta ad un quesito dal titolo “Direttore tecnico grossista farmaceutico e collaboratore in farmacia, c’è incompatibilità?”, a cui La rimando per ulteriori indicazioni http://espertorisponde.farmaciavirtuale.it/domande/direttore-tecnico-grossista-farmaceutico-e-collaboratore-in-farmacia-ce-incompatibilita/
Confidando di esserLe stata utile e restando a disposizione per ulteriori approfondimenti, Le auguro i migliori auguri di un felice proseguimento.

Cordiali saluti

Silvia Di Domenico
Dottore Commercialista e Revisore Legale

 

 

 

Risposta del 12/01/2017

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