Tariffazione ricette farmacia, è giusto affidarla a terzi?
Gent.mo Dottore,
buongiorno e ben trovato.
Vengo subito al Suo urgente quesito, e posso proporLe questa ricostruzione dell’annosa faccenda “Tariffazione a terzi : sì o no” in questi termini. Negli scorsi anni avevamo assistito al passaggio, da parte di Suoi colleghi, alla tariffazione “esterna” anche in considerazione del fatto che sul mercato si erano presentati soggetti, dai più semplici (ditte individuali) a i più complessi (aziende più strutturate) che si sono presentate come un valido sostituto del farmacista in una attività che assorbiva tempo e risorse. Inoltre le cose andavano bene nel settore e il costo (da circa 0,07 a circa 0,10 € a ricetta) sembrava accettabile ed interessante, a fronte di un discarico dagli adempimenti di tariffazione.
Successivamente le cose sono cambiate, e ad oggi, in pieno regime di distribuzione per conto, webcare e soprattutto ricetta dematerializzata, la situazione si è capovolta, comportando che sia, anche per altre ragioni, conveniente riportare la tariffazione in casa. Inoltre non ci risulta che il costo del servizio sia stato proporzionalmente adeguato alla nuova realtà ed inoltre un paio di ditte di tariffazione interpellate per effettuare una sorta di sondaggio per rispondere al Suo quesito non hanno manifestato una vera intenzione di rivedere a ribasso quanto richiedono ai loro clienti.
Ad ogni modo, Lei proceda pure a richiedere una nuova quotazione alla ditta che attualmente la assiste e veda e valuti. Consideri comunque di valutare anche l’ipotesi di internalizzare il servizio e di provvedere in proprio.
Confidando nell’utilità della presente risposta, Le auguro un meraviglioso proseguimento.
Cordiali saluti
Silvia Di Domenico
Dottore Commercialista e Revisore Legale
Risposta del 06/11/2016