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Finanziamento ai partiti : ormai e' legge

Con l'approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati di Giovedi' 20 Febbraio, la conversione con modificazioni del DL 149 del 28.12.2013 (recante abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticita' dei partiti

e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indirettain loro favore) in corso di ubblicazione in GU, scrive la parola fine alla questione "abolizione" finanziamento ai partiti (o rimborso elettorale). Ricordiamo in sintesi che i tre pilastri del decreto erano rappresentati da : 1) abolizione progressiva in tre anni, con riduzione del 25% nel 2014, del 50% nel 2015, del 75% nel 2016 e dal 2017 cessazione totale; 2) introduzione del meccanismo del c.d. 2 x 1000 gia' dalle Dichiarazioni 2014 per i redditi 2013; 3) introduzione di una detrazione fiscali del 26% da applicarsi sulle erogazioni liberali in danaro annue effettuate da 30 a 30.000 Euro, detrazioni a cui si affiancavano la possibilita', sempre per le persone fisiche, di detrarre il 75% delle spese sostenute per scuole e corsi di formazione promossi e organizzati da partiti, con un tetto massimo di spesa di Euro 750. La normativa, che introduceva dei limiti annuali ai finanziamenti che un soggetto puo' effettuare di Euro 100.000 era corredata da una serie di norme che davano finalmente attuazione all'art. 49 della Costituzione relativo alla democraticita' e organizzazione interna dei partiti politici, norme che richiedevano, quindi, di a) dotarsi di uno statuto che sara' vagliato dalla commissione parlamentare di garanzia sui bilanci dei partiti, b) predisporre un rendiconto annuale, anch'esso da controllare dalla commissione citata e c) dotarsi di un sito internet che funga da strumento di trasparenza e pubblicazione delle informazioni che assicuri l'accessibilita' anche alle persone disabili. Nel testo del decreto, infine, si introduceva il principio della parita' di accesso, tra uomini e donne, alle cariche elettive. Segnaliamo i punti salienti del testo definitivo appena approvato : 1) conferma dell'abolizione progressiva in tre anni 2) previsione di un limite massimo per le persone di Euro 300.000 annui, purche' non superiore al 5% dei proventi del partito, e per i soggetti diversi dalle persone fisiche di Euro 100.000 3) conferma detrazione 26% per erogazioni liberari da 30 a 30.000 Euro 4) conferma detrazione del 75% per le spese per scuole e corsi di formazione politica con tetto massimo di Euro 750 annui. In via transitoria per il 2014, 2015 e 2016 e' introdotto rispettivamente il limite del 15%, 10% e 5% dei proventi del partito per le erogazioni liberali e i contributi annuali ammessi. Con la nuova legge, che ha modificato l'art. 7, comma 1, lettera i) D.Lgs. 30.12.1992 Nr 504 sul riordino della finanza degli enti territoriali, gli immobili posseduti dai partiti saranno assoggettati ad IMU indipendentemente dalla destinazione d'uso.

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