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L'Unione dei 28

Da oggi, 1.07.2013, anche la Croazia entra a far parte dell'Unione Europea, che si allarga a 28 Paesi Membri.
Applicabili anche in tale paese, quindi, in particolare le regole

della c.d. Disciplina Transitoria IVA di cui al DL331/93, in base alla quale, nelle cessioni di beni tra operatori di due stati membri, si configura una cessione esente dall'imposta per il cedente ed un acquisto intracomunitario con reverse charge per il cessionario e la consueta necessita' di integrazione del documento senza IVA ricevuto.
Presupposto principale e' la comunicazione della propria P.IVA, poiche' in caso contrario il cedente sara' non solo autorizzato ma anzi obbligato a considerare l'acquirente come soggetto privato.
Particolare attenzione andra' prestata per le operazioni a cavallo con l'ingresso nell'UE.
Disponibile sul sito dell'AgE il servizio di controllo delle Partite IVA Comunitarie con inserita anche la Croazia (Codice Stato HR), con codice IVA formato da 11 cifre, come quello italiano.
Per gli esercenti del commercio (negozi di abbigliamento, calzature e simili), segnaliamo come non sara' piu' applicabile ai viaggiatori croati la disciplina ex art. 38-quater DPR 633/72 che consentiva l'acquisto senza applicazione dell'imposta in caso di prodotti consumati fuori dall'UE.

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